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rassegna stampa  
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Incidente a Herat, morti tre italiani

Coinvolta una pattuglia del contingente in Afghanistan

 

 

 

MILANO - È di tre morti il bilancio dell'incidente stradale che ha coinvolto una pattuglia di soldati italiani a Herat. «Sono militari che viaggiavano a bordo del loro mezzo, si è trattato di un incidente stradale», ha detto il generale Massimo Fogari, portavoce dello Stato maggiore della Difesa a Sky. «Stanno cercando di rianimare i due militari rimasti feriti», aveva detto in precedenza. Ma i due militari sono poi deceduti. L'incidente, ha confermato il portavoce del contingente di Herat, Marco Amoriello, è avvenuto «durante uno spostamento. Sale così a 44 il numero dei militari italiani morti nella missione Isaf. Sempre venerdì pomeriggio a Bala Murgab un militare è rimasto leggermente ferito a una spalla da ribelli afgani.

LE VITTIME - I tre militari morti nell'incidente sono il tenente Riccardo Bucci, 34 anni, di Milano, in servizio presso il Reggimento Lagunari "Serenissima" di Venezia; il caporal maggiore scelto Mario Frasca, 32 anni di Foggia, in servizio al Quartier generale del Comando delle forze operative terrestri di Verona; il caporal maggiore Massimo Di Legge, 28 anni, di Aprilia (Latina), in servizio presso il Raggruppamento logistico centrale di Roma.

LA DINAMICA - Sulla dinamica dell'incidente avvenuto a Herat il generale spiega che «allo stato dei fatti posso dire che i 3 militari erano a bordo di un Lince, appartenevano ad una unità affiancata all'esercito afghano e stavano muovendo verso il comando italiano in Afghanistan. Si è trattato di un mero incidente stradale» avvenuto su «una via molto ma molto trafficata». Quanto alla missione dei militari deceduti, spiega Fogari, era quella «che normalmente noi, in gergo militare, chiamiamo missione di collegamento. Semplicemente andare da un capo all'altro per dare informazioni logistiche-amministrative».

IL CORDOGLIO - In una nota il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha espresso profondo cordoglio per la morte dei tre militari deceduti «mentre assolvevano i propri compiti operativi nell'ambito della missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan». Cordoglio e vicinanza alle famiglie anche da parte del presidente della Camera Gianfranco Fini, che ha rinnovato «l'apprezzamento per il costante e generoso impegno dei nostri soldati che con coraggio e professionalità operano in quel tormentato Paese». E un messaggio è arrivato anche dal presidente del Senato Renato Schifani: «Ci stringiamo attorno ai nostri militari che, ogni giorno rischiano la vita in difesa della pace e della democrazia»

 

  
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Estratto da Il Corriere della Sera, 23 settembre 2011.

  
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