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rassegna stampa  
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Forze armate

Lagunari, i Marines di Venezia

di Mario Garano

 

Operano sotto le insegne del leone alato di San Marco (patrono delle Truppe Anfibie dal 26 agosto 1984), impegnati negli ultimi anni in numerose attività in Italia ed all’estero, con risultati che dimostrano professionalità, qualità, serietà e rigore: sono i Lagunari, i  Fucilieri di Venezia, gli eredi dei Fanti da Mar della Serenissima Repubblica Veneta. Le loro origini possono risalire alle Truppe da Sbarco del console Caio Duilio che, nel 260 a.C., nelle acque di Milazzo (Messina), sconfisse i cartaginesi: la battaglia è ricordata ancor oggi al Foro Romano dalla Colonna Rostrata. Le origini dei Lagunari possono anche risalire alle Truppe da Sbarco del doge Enrico Dandolo che, nel corso della Quarta Crociata (1203), mosse da Zara alla conquista di Bisanzio (Costantinopoli).
Erano truppe di stanza a San Nicolò di Venezia-Lido, nel Quartier Grande o Palazzo dei Soldati, l’odierna caserma Guglielmo Pepe, costruita dal 1591 al 1595, casa madre delle Truppe Anfibie fino al 18 maggio 1999 quando il Comando Reggimento e due Compagnie sono state ridislocate nella caserma Edmondo Matter di Mestre, mentre a Malcontenta di Mira, nella caserma Andrea Bafile, hanno sede il Comando del 1° Battaglione Lagunari ed altre tre Compagnie e, nella caserma S. Andrea all’Isola delle Vignole, è stanziata la Compagnia Supporti Tattici Anfibi.
Al passo con i tempi i Lagunari hanno abbandonato il ruolo di sentinelle della laguna per assolvere i compiti che vedono l’Esercito non più strumento militare principalmente dedicato alla difesa del territorio nazionale ma strumento prontamente proiettabile e tecnologicamente avanzato capace d’intervenire nelle diverse aree di crisi.

Nuovi compiti quindi, anche per i Lagunari, uno dei reggimenti più’ specializzati e apprezzati che, in sinergia operativa con il Reggimento San Marco della Marina, costituisce la Forza da Sbarco operativamente joint, uno dei perni della capacità di proiezione ad alta prontezza dello Strumento Militare.  Un alto riconoscimento per i Lagunari che, specialità (riconosciuta il 25 giugno 1984 a datare dal 9 gennaio 1951) la più giovane tra quelle della Fanteria, ha saputo rapidamente scrivere pagine straordinarie, in Italia ed all’estero, anche con il sacrificio della vita in Iraq del capitano Massimo Ficuciello, 35 anni (12 novembre 2003), e del 1° Caporal Maggiore Matteo Vanzan, 23 anni (16 maggio 2004), entrambi decorati di Croce d’Onore alla Memoria. Massimo Ficuciello era figlio del generale Alberto, già comandante del Comando Alleato Interforze del Sud e delle Forze Operative Terrestri dell’Esercito Italiano, ora Consigliere Militare del Presidente del Consiglio, che ha compiuto i primi passi della carriera nel Battaglione Carri del Reggimento Lagunari, il XXII Serenissima di San Vito al Tagliamento (Pordenone), erede del XXII Battaglione Carri Maggiore Coralli, rinominato 22° Battaglione Carri M.O. Piccinini nel 1975 e 2° Reggimento Carri nel 1991 prima di essere sciolto il 31 ottobre 1995.  Massimo era anche nipote del tenente colonnello Vincenzo Ficuciello, padre di Alberto, comandante del 1° Battaglione del 76° Reggimento Fanteria Napoli di stanza a Cividale del Friuli (Udine), morto in servizio il 13 luglio 1955, colpito da un fulmine assieme a due soldati, Giosuè Palma e Guido Panetti, durante un‘esercitazione a Pian Canaje di Tambre d’Alpago (Belluno).
Senza risalire a Caio Duilio o Enrico Dandolo, più modernamente le Truppe Anfibie (assimilabili ai marines statunitensi che nascono nel 1775 a Filadelfia) hanno i natali il 15 gennaio 1951 con la costituzione a Venezia del Settore Forze Lagunari, unità mista Marina-Esercito.
Il 1° luglio 1951 viene posto alle dipendenze

del Comando Settore un Plotone Comando comprendente personale dell’Esercito e della Marina ed ha inizio la graduale costituzione di un Battaglione Costiero Lagunare che il 30 agosto successivo prende il nome di Battaglione C.L. Marghera comprendente: Compagnia Comando, Compagnia Autoportata, con personale e mezzi dell’Esercito; Compagnia Anfibia, e Reparto Lagunare d’Appoggio con personale e mezzi della Marina. Il 15 ottobre 1951 il Battaglione di Fanteria San Marco costituito quasi integralmente con personale della Marina, già alle dipendenze della Divisione di Fanteria Folgore, entra a far parte del Settore Forze Lagunari. Il 1° settembre 1952 viene costituito il Battaglione Piave con struttura organica uguale a quella del Battaglione Marghera ed il 1° gennaio 1954, allo scopo di assicurare una migliore manovrabilità dei mezzi da sbarco e da trasporto viene formato il Gruppo Mezzi Navali da Sbarco. Dal 1° luglio 1957 il Battaglione San Marco è trasformato in Battaglione Isonzo con personale, materiali e mezzi dell’Esercito. Dal 1° settembre 1957, persa ogni componente della Marina, il Settore, pur conservando gli stessi compiti operativi, muta organico e prende il nome di Raggruppamento Lagunare che comprende: Comando, Compagnia Comando, Compagnia Addestramento, Compagnia Trasmissioni, Battaglioni Anfibi Marghera e Piave, Battaglione Motorizzato Isonzo (su due Compagnie Autoportate e una Compagnia Anfibia). Il 1° maggio 1958 viene costituito il Reparto Lagunare d’Appoggio dotato di mezzi corazzati e anfibi. Il Raggruppamento riceve la Bandiera di guerra il 25 ottobre 1959 in Piazza San Marco a Venezia.
Il 24 maggio 1964, celebrandosi l’annuale festa della Fanteria, il Raggruppamento diventa Reggimento Lagunari Serenissima su disposizione del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito generale Giuseppe Aloia che afferma: “Evocatore di antiche glorie, il nuovo nome costituisce per i Lagunari una patente di nobiltà che, riallacciandoli ai Fanti da Mar della Serenissima Repubblica di Venezia, li impegna a tener fede ad una insigne tradizione di ardimento e di virtù militare. All’orgoglio di così nobile discendenza i Lagunari aggiungano la legittima fierezza di essere la moderna specialità anfibia e meccanizzata dell’Arma di Fanteria, che celebra oggi l’annuale delle sue insuperabili gesta. Da siffatto duplice privilegio germogli e viva nei Lagunari il più fiero sentimento di devozione alla Patria affinché il loro Reggimento sia sempre pari al suo motto: COME LO SCOGLIO INFRANGO, COME L’ONDA TRAVOLGO”.
Il Reggimento è formato da Comando, Compagnia Comando, Battaglioni Marghera, Piave e Isonzo (ciascuno con VTC M113 e in alternativa un Plotone Mezzi Anfibi e Battelli), XXII Battaglione Carri. Con i Plotoni Mezzi Anfibi dei Battaglioni dislocati nella base di Ca’ Vio e con il Plotone Battelli degli stessi Battaglioni insieme al Plotone Natanti dislocati sull’isola di Sant’Andrea si costituisce la Compagnia Trasporti Anfibi. Il 1° settembre 1975, a seguito di provvedimenti conseguenti alla ristrutturazione dell’Esercito il Battaglione Marghera è disciolto, mentre, il 20 ottobre, il Reggimento Lagunari si ricostituisce in Comando Truppe Anfibie e contemporaneamente il Battaglione Piave, assunto l’organico di Battaglione Meccanizzato, dà vita al 1° Battaglione Lagunari Serenissima che eredita la Bandiera di Guerra del Reggimento; il Battaglione Isonzo assume a sua volta l’organico di Battaglione Meccanizzato e diventa il 41° Battaglione Meccanizzato Modena in forza alla neo costituita Brigata Meccanizzata Gorizia, nella quale confluisce anche il XXII Battaglione Carri ridenominato 22° Battaglione Carri M.O. Piccinini. La Compagnia Trasporti Anfibi si trasforma in Battaglione Mezzi Anfibi Sile.
Nell’ambito di un nuovo riordinamento della Forza Armata, il 1° Battaglione perde la propria autonomia il 13 ottobre 1992 ed il giorno successivo è inquadrato nel Reggimento Lagunari Serenissima, che si ricostituisce anche con il personale del soppresso Battaglione Mezzi Anfibi Sile.
Il Reggimento è articolato su: Comando e Compagnia Comando e Servizi, con sede a Venezia Lido, Comando 1° Battaglione Lagunari, tre Compagnie Fucilieri e una Compagnia Mortai Pesanti con sede in Malcontenta di Mira, Compagnia Mezzi Nautici con sede sull’Isola delle Vignole.
Il Reggimento partecipa all’operazione Vespri Siciliani, in concorso al controllo del territorio, dal 6 agosto al 2 ottobre 1993 nel settore Palermo e dal 27 luglio al 25 settembre 1994 nel settore Enna. A seguito della sospensione della lega, si trasforma in unità completamente professionalizzata ed inizia a partecipare a tutte le operazioni oltremare dell’Esercito.
Dal dicembre 1997 il Reggimento, dopo aver ricevuto, fra i primi reparti dell’Esercito, personale volontario in sostituzione di quello di leva, è passato alle dipendenze del Comando delle Forze di Proiezione. Dal 18 maggio 1999 il Comando Reggimento, la Compagnia Comando e Servizi Venezia e la Compagnia Mortai Pesanti Adria sono state ridislocate nella nuova sede della caserma Matter di Mestre, il Comando del 1° Battaglione Lagunari, la 1^ Compagnia Anfibia Marghera, la 2^ Compagnia Anfibia Piave e la 3^ Compagnia Isonzo nella caserma Bafile di Malcontenta di Mira, la Compagnia Mezzi Nautici Sile nella caserma S. Andrea nell’Isola delle Vignole.
Nel 1999 il Reggimento subisce una ristrutturazione organica ed un potenziamento in termini di mezzi e materiali che ne rafforzano la capacità operativa complessiva, soprattutto per la parte  anfibia.
In questo contesto, il 4 settembre 2000 la Compagnia Mezzi Nautici assume la denominazione di Compagnia Supporti Tattici Anfibi e viene costituita la Compagnia Controcarri presso la caserma Matter di Mestre.

Dal 1° dicembre 2000 il Reggimento Lagunari, inquadrato nella Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli (comandante generale Flaviano Godio) di Gorizia, è parte integrante del 1° Comando Forze di Difesa (comandante generale Mario Marioli) di Vittorio Veneto (Treviso).
“I Lagunari – ha detto l’ammiraglio Giampaolo Di Paola – Presidente del Comitato Militare della NATO e già Capo di Stato Maggiore della Difesa – hanno dato prove straordinarie di coraggio, autorevolezza, professionalità, senso di responsabilità ed umanità, fonti di tante attestazioni e riconoscimenti da parte degli alleati e delle stesse popolazioni locali” nel corso degli interventi per pubbliche calamita’ in soccorso agli alluvionati del Polesine (1951, 1966 e 1976)  ed ai terremotati del Friuli (1976) e dell’Irpinia (1980-1981), per ordine pubblico in Sardegna (1992 operazione Forza Paris) e in Sicilia (1993-1997 operazione Vespri Siciliani). Negli anni 2001-2005 il Reggimento ha partecipato all’Operazione Domino per la protezione di obiettivi sensibili in concorso al contrasto del terrorismo internazionale. Ed inoltre nel corso della cosiddetta Esigenza T, il 29 agosto 1953, prima del ritorno di Trieste all’Italia (i Lagunari vennero dispiegati  tra Marano Lagunare e Villa Vicentina in provincia di Udine e Ronchi dei Legionari in provincia di Gorizia) e degli interventi in Bosnia-Herzegovina  (1998 operazione Constant Forge), Kosovo (operazioni Joint Guardian 1999-2000, Consistent Effort 2001 e Decisive Endeavour 2002-2003), Iraq (operazione Antica Babilonia 2003-2005) e Libano (operazione Leonte 2006-2007).
Quanto alle sinergie con la Marina Militare, la Squadra Navale si avvale tra l’altro di un Comando Forze da Sbarco, con sede a Brindisi, da cui dipendono i Reggimenti San Marco e Carlotto ed il Gruppo Mezzi da Sbarco. La Marina, oltre al COMFORSBARC, ha un altro comando di livello tattico nel settore anfibio, COMGRUPNAVIT, con sede a Taranto, responsabile degli aspetti navali inerenti alla condotta delle operazioni anfibie.
COMFORSBARC si occupa invece principalmente della condotta delle operazioni sul terreno ed è guidato dal contrammiraglio Claudio Confessore, che ha come vice il colonnello Emilio Motolese, già comandante dei Lagunari e dal 1° febbraio 2006 direttore del CIA, il Centro di Integrazione Anfibia, inserito in COMFORSBARC. Motolese è stato ora destinato a Norfolk in Virginia (U.S.A.) all’Ufficio Cooperation, Dialogue and Partner Training. Il CIA ha lo scopo di definire le modalità di integrazione interforze – rispetto a formazione, addestramento ed interoperabilità – dei reparti che costituiscono la LANDINGFORCE nazionale. Si addestra a Pedagne, un’area all’imboccatura del Porto di Brindisi. Entro il 2010 la LANDINGFORCE avrà gli effettivi di una Brigata Leggera su due Gruppi Tattici a livello Reggimento impiegabili ONE SHOOT ed in particolare: due Reggimenti d’Assalto, due Compagnie Mortai Pesanti, un RECON (Compagnia Operazioni Speciali), due Batterie Antiaeree STINGER, due Compagnie Genio-Guastatori, due Compagnie o Squadroni Esploranti e una Sezione di sei elicotteri Mangusta. Il comandante sarà a rotazione Marina/Esercito. Sempre nel 2010, esaurita la transizione, il COMFORSBARC di Brindisi (di cui è a capo l’ammiraglio di divisione Rinaldo Veri) assumerà il comando della Forza di Proiezione dal Mare, che ha preso parte dal 12 al 23 maggio all’esercitazione aeronavale Mare Aperto 2008 conclusa a Capo Teulada, in Sardegna, da una dimostrazione anfibia diretta a terra dal tenente colonnello Giovambattista D’Alessio, comandante del 1° Battaglione Lagunari Serenissima. La Forza da Sbarco opera con navi San Marco, San Giusto e San Giorgio e della AMPHIBIOUS TASK FORCE della Marina Militare e con reparti del Genio, dell’Artiglieria Contraerei, elicotteri Mangusta e blindo Centauro dell’Esercito: nel 2010 potrà contare su oltre 2.500 effettivi. Il Reggimento San Marco è ordinato su: Battaglione d’Assalto Grado, Battaglione di Supporto Golametto (nome di una località vicino Caorle), Compagnia Operazioni Speciali RECON, Compagnia Operazioni Navali e Gruppo Specialisti Demolitori di Ostacoli (SDO). Il Reggimento Carlotto opera come supporto tecnico-logistico. I mezzi da sbarco, tanto della Marina quanto dell’Esercito, hanno la casa madre nell’azienda Goriziana S.p.A. di Villesse (Gorizia), diretta da Massimo Zanin, che ha effettuato la trasformazione dei LVPT-7 nei modernissimi AAV7-A1 in dotazione appunto ai Reggimenti San Marco e Serenissima. La stessa azienda cura la manutenzione programmata dei mezzi anfibi per assicurarne efficienza e operatività massime e garantire l’immediata prontezza operativa. Gli AAV7-A1 derivano dai LVTP-7 e copiano quelli dei marines USA  prodotti dalla BAE Systems Inc. di cui la Goriziana S.p.A. è concessionaria esclusiva. La produzione è iniziata nel 2002 e l’anno successivo sono stati consegnati a San Marco e Serenissima i primi 34 veicoli per essere impiegati in Iraq. L’AAV7-A1 muove su terraferma a 72 kmh e in acqua a 13 kmh. Ha operato in Senegal nel West African Training Cruise (2006) apprezzato da olandesi, norvegesi, francesi, danesi e senegalesi ma sono solo gli italiani ad averlo nella identica configurazione USA. Un’altra azienda goriziana, la ESSEGI di Romans d’Isonzo, contitolare Massimiliano Zotti, supporta le Forze Armate italiane dal 1992 con servizi primari e accessori (bagni chimici, postazioni internet e call-center) operando in Monzambico (1992) e successivamente in Bosnia, Afghanistan, Kosovo, Albania, Sudan, Iraq e Libano.

Intanto si è consolidata la Forza Anfibia Europea costituita dai Paesi (Italia, Spagna, Francia, Gran Bretagna ed Olanda) partecipanti all’European Amphibious Initiative che ha migliorato la cooperazione anfibia già in atto con la SIAF (Forza Anfibia Italo-Spagnola) e la UKN–LAMPHIBFOR (Forza Anfibia Anglo–Olandese).
La Forza Anfibia Europea viene attivata all’esigenza. L’Italia ne fa parte con la Forza Anfibia Nazionale costituita dalle navi Garibaldi, San Giusto, San Giorgio e San Marco, dagli elicotteri del Nucleo Lotta Anfibia e dalla Forza da Sbarco (Reggimenti San Marco e Carlotto).
La Forza Anfibia Europea è capace di dispiegare una forza da sbarco di circa cinquemila militari, cioè una Brigata, con i necessari supporti navali e logistici per renderla autonoma. Il Comando è multinazionale. A questa Forza, nell’ambito delle sinergie Esercito-Marina, partecipano anche i Lagunari, dal 16 aprile al comando del colonnello Arturo Nitti, Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito per gli eventi di Nassirija.
In occasione del 24° anniversario del riconoscimento della specialità Lagunari, davanti a cinquecento militari schierati su cinque Compagnie con Bandiera del Reggimento e Fanfara della Brigata Pozzuolo del Friuli, è stata solennemente consegnata in Piazza San Marco la Medaglia d'Oro al Valore dell’Esercito alla Bandiera del Serenissima, che segue il conferimento della Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito (per gli interventi di soccorso in Italia e nei Balcani) sempre alla Bandiera avvenuto il 24 febbraio 2006. In Piazza San Marco c’erano i gonfaloni della Regione del Veneto, della Provincia di Venezia, delle città di Mira, Trieste e Venezia.  La Medaglia d’Oro è stata consegnata per l’efficace impiego dei Lagunari nella missione “Antica Babilonia” nel 2004 ed in particolare per gli scontri a fuoco del 5-6 agosto 2004 in seguito agli attacchi dei miliziani asserragliati sulla sponda destra dell’Eufrate a Nassirija, scontri cui i Lagunari parteciparono con risolutezza e determinazione.

Tra le autorità presenti i Sindaci di Venezia

Massimo Cacciari e di Trieste Roberto Dipiazza (ufficiale di complemento dei Lagunari nel 1973), il Prefetto di Venezia Guido Nardone, il Presidente del Consiglio Regionale Veneto Massimo Finozzi, il Vice Presidente Carlo Alberto Tesserin, l’Assessore Regionale ai Trasporti Renato Chisso, il Sindaco di Mira Michele Carpinetti, il Presidente del Consiglio Comunale di Venezia Renato Boraso. C’erano inoltre il padre di Matteo Vanzan, Enzo, i genitori di Massimo Ficuciello, Alberto e Berta con il figlio Corrado, i generali Giampaolo Saltini, presidente dell’Associazione Nazionale Lagunari, Marioli, Righele, Turetta, Patrone, Sperotto e Gosio. La Medaglia d’Oro è stata appuntata dal generale Armando Novelli, comandante del COMFOTER (Comando Forze Terrestri) di Verona. Nell’occasione è stata consegnata anche la Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito al maresciallo capo dei Lagunari Salvatore Mascoli per aver fornito - il 12 giugno 2004 a Shuwalish (Iraq) -  indiscussa prova di capacità professionale, coraggio, saldezza morale e straordinarie virtù militari nel corso di uno scontro a fuoco. E’ stato pure consegnato un attestato di benemerenza al Valor Civile al 1° maresciallo dei Lagunari Savino Iacullo per aver bloccato un aspirante suicida nel settembre 2005. Infine sono stati consegnati i gradi a un gruppo di cadetti ufficiali tedeschi a Venezia per seguire un corso di qualificazione anfibia nell’ambito di accordi bilaterali tra Paesi NATO. Nella stessa giornata il Consiglio Comunale di Venezia ha concesso la cittadinanza onoraria al Reggimento Lagunari, in partenza per il Libano.

 

 

  
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Estratto da Il Veneto Globale, agosto 2008.

  
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