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rassegna stampa  
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ORSONI, TRATTATIVA CON LE CIVICHE

Accordo non ancora saltato tra Orsoni e la civica di Alfredo Scibilia. Che ha chiesto la poltrona di vicesindaco: il centrosinistra non ha preso impegni, facendo balenare l’ipotesi prosindaco.  All’incontro di ieri pomeriggio a Mestre hanno preso parte i segretari del Pd Alessandro Maggioni, Ugo Bergamo (Udc), il sindaco Massimo Cacciari e il candidato sindaco del centrosinistra Giorgio Orsoni. Breve trattativa, poi Orsoni ha rotto gli indugi: «Le alleanze si fanno solo sul programma», ha detto. Niente vicesindaco di Mestre, dunque, al massimo l’incarico di prosindaco, le deleghe si vedrà. «In ogni caso il sindaco ha la massima autonomia», dice Maggioni, «decidano loro se starci oppure no. Ma sappiano che il secondo turno non ci sarà. Noi vogliamo vincere al primo». La civica si è riservata una risposta per le prossime ore. Ma la rottura non è affatto esclusa, e Scibilia che ha già ha rotto con Brunetta potrebbe anche candidarsi da solo.  Ieri intanto Orsoni ha incontrato gli artigiani della Cgia, che 15 giorni fa avevano accolto con favore il suo avversario Brunetta. Ieri il recupero per par condicio e l’apertura.  Un grande distretto per la nautica, con 2 mila nuovi posti barca e una fiera permanente per l’artigianato di qualità sono le due proposte che Orsoni ha lanciato ieri agli artigiani veneziani, al termine di un lungo incontro nella sede di San Lio. Il ministro Brunetta era arrivato con scorta e segretarie, aveva parlato per un’ora e distribuito a tutti il suo programma firmato. L’avvocato del centrosinistra ha preferito ascoltare le tante richieste e lamentele degli artigiani veneziani. «Nel 2000 erano 276 le richieste di aprire nuove attività», ha detto il segretario dell’associazione Gianni De Checchi, «l’anno scorso soltanto 117. Occorre incentivare le scuole e darci una sede, finanziare i bandi per i contributi alle attività artigiane, tutelare il marchio del vetro di Murano». Parziale retromarcia rispetto alle dichiarazioni di simpatia distribuite quindici giorni fa al ministro del centrodestra. «Noi ascoltiamo tutti», raddrizza il tiro De Checchi, «ma dopo presentiamo il conto». Alla giunta Cacciari qualche complimento e molte critiche. «Gli incubatori li hanno destinati solo agli uffici e non agli artigiani. Non hanno mai mandato avanti la modifica del Prg che oggi vieta di insediare attività artigiane al primo piano». Un comparto in sofferenza, che non vuole soccombere al turismo. Orsoni ascolta e prende appunti. «Avete ragione», dice, «molte cose sono andate a rilento. se sarò sindaco vi prometto che cambierò la burocrazia comunale e potenzierò gli uffici per i rapporti con l’Europa. Qui bisogna fare lobby, far capire che Venezia è un’isola a rischio di estinzione, non può sopportare la concorrenza del libero mercato». Impegno anche per fermare il moto ondoso («Anche le grandi navi lo fanno, in profondità», dice Orsoni, «vedo gli effetti quando sono al Diporto velico. Prudenza sulla sublagunare (8Non so se risolverà tutti i problemi»). E un impegno di potenziare il distretto della cantieristica alla Giudecca, 2 mila posti per la nautica tra Sant’Elena, l’Idroscalo, la Certosa dove già funziona molto bene il cantiere del «Vento di Venezia» di Alberto Sonino. Sorrisi e strette di mano alla fine. - Alberto Vitucci

 

  
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Estratto da La Nuova Venezia, 19 febbraio 2010.

  
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