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rassegna stampa  
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I Lagunari partono per l'Afghanistan

Il reggimento Lagunari «Serenissima» sarà in Afghanistan a inizio ottobre e i suoi primi reparti vi giungeranno già a fine agosto. La notizia, anticipata dalla Nuova a dicembre, è stata confermata ieri dal generale Mario Marioli, comandante del 1º Fod (Comando forze difesa) che gestisce i reparti italiani in missione all’estero. I Lagunari staranno all’interno della zona di competenza italiana nel Sud Ovest del Paese con comando a Herat, quindi al confine con l’Iran, ma è probabile che le forze operative saranno dispiegate 250 chilometri più a Sud, nella zona di Farah, la più «calda» della regione, dove sono attualmente schierati i paracadutisti della «Folgore».   La zona d’operazioni. Si tratta di un’area strategica perché a circa 60 chilometri a Nord di Farah c’è la biforcazione tra la strada A01 e quella per l’altopiano del Daryachen Systan, tradizionale zona di passaggio della droga che finanzia la guerriglia talebana. Non a caso tutti gli attentati degli ultimi 9 mesi contro le forze italiane sono avvenuti all’altezza di questo snodo. Azioni iniziate il 14 luglio con l’uccisione del parà Di Lisio e proseguite con la battaglia di 5 ore del 25 luglio e mai sopite: il 20 novembre un kamikaze si è fatto saltare in aria nel mercato di Farah uccidendo 17 persone.   I motivi. Il dispiegamento dei Lagunari era una mossa obbligata dato che il 33% delle forze operative del 1º Fod sono impiegate all’estero e che tra quelle addestrate per missioni «ad altissima specializzazione» restava proprio il «Serenissima» che sarà schierato con la brigata alpina «Julia» per dare il cambio alla «Folgore» e agli alpini della «Taurinense». Il tutto dopo che lo scorso autunno il governo Berlusconi aveva deciso l’aumento delle truppe italiane in Afghanistan.   I mezzi. Il «Serenissima», che ha già affrontato varie missioni ad alto rischio come quelle in Kosovo, Iraq e Libano, potrà contare prima di tutto sull’alto grado di preparazione dei propri uomini, che sono stati particolarmente addestrati alla difesa attiva e passiva antimina e accanto a loro avranno una compagnia di Bersaglieri con mezzi blindati Dardo. Nelle prossime settimane verrà aumentata la preparazione al collegamento tattico aereo, fondamentale in caso di imboscata. Un punto a favore del «Serenissima» è costituito dalla preparazione della compagnia mortai, che dispone di pezzi rigati da 120 millimetri, dimostratisi particolarmente efficaci in caso di attività ostile.   I tempi. In luglio il comandante del Serenissima, colonnello Ugo Cillo, verrà avvicendato. Da fine agosto, quindi, i primi reparti saranno a Farah. La missione terminerà nel febbraio 2011. - (Ugo Dinello)

 

  
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Estratto da La Nuova Venezia, 18 aprile 2010.

  
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