punto zero: "operazione spectrum"
		Nel corso delle giornate del 28, 29 e 30 Giugno 2013,  
		nei comprensori di Madesimo e Campodolcino (SO), si è svolta una 
		esercitazione di Hard Soft Air della durata continuativa di 48 ore, 
		focalizzata sulle attività di RICOGNIZIONE obiettivi ed ACQUISIZIONE 
		informazioni da parte di pattuglie costituite da contractors al soldo di 
		una multinazionale operante nel ramo degli armamenti tecnologicamente 
		avanzati.
		L’evento nato dalla collaborazione dei clubs Zarruele 
		SAT di Saronno (VA) e 17° Rangers SAT di Badalucco (IM), ha visto 
		quest’anno anche il supporto collaborativo della Sezione di Bergamo 
		dell’Associazione Lagunari Truppe Anfibie.
		L’attività diurna e notturna ininterrotta, si è 
		svolta in un ambiente montano molto bello ma difficile posto tra i 1500 
		e i 2000 m di quota. Il tempo è stato fortunosamente non particolarmente 
		piovoso, ma freddo “specialmente di notte” e molto ventoso cosa 
		che ha reso l’attività delle squadre di interdizione e 
		contro-interdizione molto dura e difficile anche dal punto di vista 
		logistico.
		La partecipazione in termini di personale si è 
		collocata nell’ordine delle 200 persone, di queste circa 80 costituivano 
		le pattuglie RECON, le quali infiltrate a partire dalle ore Zulu 09.00 + 
		2Hr di venerdì 28 giugno dovevano agire in assoluta modalità STEALTH 
		pena la cattura e l’interrogatorio a cui eventualmente sarebbero stati 
		sottoposti. L’attività si concludeva alle ore Zulu 09.00 + 2Hr di 
		domenica 30 giugno. Alla fine dell’evento tutti gli operatori stanchi, 
		assonati ma contenti che tutto si fosse concluso senza incidenti si 
		rifocillava meritatamente e come sempre in questo evento, non vi sono 
		vincitori o vinti ma il premio per tutti è quello di essere riusciti a 
		concludere e a sopravvivere per 48 dure ed interminabili ore alla 
		fatica, al freddo, al sonno e alla paura di essere scoperti e catturati.
		
		 
		
		
		
		
		
		
		Il link al cortometraggio che illustra il perché della missione su
		
		www.youtube.com
		
		
		
		
		Il background storico dell'operazionestrong>
		
		
		
		
		
		
		 
		
		
		
		 
		
		 
		
		L'ordine di operazione
		
		 
		
		
		
		 
		
		
		
		 
		
		 
		
		 
		
		 
		
		
		
		
		
		
		
		 
		
		
		
		
		 
		
		
		
	
		
		  
		
		
		
		
		
		 
		
		
		
		
		 
		
		
		
		
		 
		
		
		
		
		  
		
		
		
		
		
		
		
		 
		
		
		
		
		 
		
		
		
		
		 
		
		
		
		
		 
		
		
		
		  
		 
		
		Debriefing Team 
		Contractor 
		ROSSO_1
		
		Deb Role Play (ogni 
		azione e avvenimento NON è puramente casuale, ma veramente avvenuta in 
		tal modo, Turisti, sono i colleghi del interdizione e Nativi, sono gli 
		abitanti del luogo).
		Nel momento in cui ti ritrovi su una grossa nave mercantile, chiuso in 
		una cabina puzzolente di olio da macchina e liquami assieme a 4 
		colleghi, armati e disperati come te... capisci che forse la vita non 
		sta andando come vorresti..
		
		Da mesi eravamo 
		impiegati nella scorta dei Mercantili, sulla rotta del Corno d'Africa, a 
		bordo avevi kili di materiali esplosivi, giornali porno, sigarette, 
		alcool e una grande propensione al reagire male ad ogni discussione e 
		provocazione.. insomma se fare il medico di bordo sulle navi da crociera 
		è il fondo scala dei medici, questo che cosa può essere per un ex 
		militare ?
		
		Fu in un ennesimo giretto che giunse una chiamata da un vecchio amico in 
		Italia, fra un sigaretta ed una bevuta, 2 ore al telefono.. e un sacco 
		di pessimi ricordi.. finimmo per convenire che sarei rientrato entro una 
		settimana a Roma, per qualcosa che i miei esimi colleghi avevano 
		rifiutato e che, a quanto pareva, valeva un biglietto per me ed altri 
		cinque disperati, di sola andata... a quanto pareva si sarebbe lavorato 
		in Italia.
		
		A Roma l'incontro fu breve e conciso, avevano un urgenza indiavolata e 
		una bella patata bollente: centri di ricerca sorvegliati da reparti PMC, 
		sparsi per le Alpi, avrebbero avuto una visitina e non doveva esserci 
		alcuna prova del coinvolgimento né dei miei capi, né nostra, beh. .un 
		sacco di divertimento per gli scrittori di fantapolitica scandalistica, 
		se ci beccavano..
		
		Trovare gli uomini giusti, fu il peggiore degli incubi.. ah.. 
		dimenticavo, ma era implicito: scavare nella melma, andando a zonzo per 
		il mare a proteggere Navi e equipaggi, di cui non ti frega, ed a cui non 
		frega nulla di te, od accettare un lavoretto scomodo e pericoloso in 
		patria.. dove, per una volta, saresti stato uno di quelli che si becca 
		il massimo della pena e muore scivolando sul bidè, cinque minuti dopo 
		essere entrato in cella.. il tutto casualmente.. ovvio che la scelta 
		era, Accetto!Ma, come detto. trovare altri 5 messi come me era piuttosto 
		difficile.. Nelle settimane le condizioni della missione erano 
		peggiorate: la locazione esatta era la fiera dell'erba e verdi campi 
		intervallati dalle pendici Alpine, da 1600 a 2200 metri.. insomma una 
		bella sgroppata, carichi come muli, per dar la caccia alla casetta di 
		Heidi e del nonno.. stavamo messi veramente bene.
		
		
		Ad aggiungere benzina furono un paio di chiamate di Colleghi, non 
		potevano essere altro, che tentarono di metterci i bastoni fra le ruote, 
		nel ambiente, se prendi il lavoro destinato a qualcun altro, che abbia 
		rifiutato, non importa, sei un bastardo, notizie false o inutili, 
		fornitori minacciati insomma non volevano che questo lavoro, finisse 
		bene...adorabile lavorare in Italia, certe cose non cambiano mai, magari 
		si credevano anche furbi, lasciammo perdere e proseguimmo nella 
		preparazione.
		
		
		Essendo l'area una dimenticata zona turistica sciistica ed essendo in 
		estate il periodo di azione, infilarsi lì con tutta la roba era 
		impossibile senza farsi notare, per cui l'azione doveva essere breve, 
		48/72 ore al massimo, e l'intrusione, con il seguente recupero, doveva 
		avvenire in un solo veloce colpo e senza strascichi, cioè Portar via 
		tutto il materiale disponibile, senza uccidere nessuno, per non avere 
		una taglia sulla testa, evitando cosi anche.. spiacevoli cacce all'uomo 
		sull'arco Alpino.
		
		Nessuno doveva 
		rimetterci la vita, nessuno dei miei doveva essere catturato e, in caso 
		fosse successo, doveva esserci una debita copertura, in modo che, se 
		fosse avvenuto prima di “entrare”, non saltasse tutta l'operazione.
		
		Semplice fin qui, non è 
		vero???
		
		
		Il terreno lo controllammo a fondo: foto satellitari, mappe catastali 
		per trovare ogni edificio costruito nel luogo, persino mappe del CAI per 
		avere le posizioni giuste dei sentieri e del conseguente traffico 
		umano... In questo studio stava la chiave del successo o della galera.. 
		Trovammo facilmente un vecchio campeggio dove arrivare qualche giorno 
		prima per prepararci: era di un vecchio amico Argentino, uno che 
		scontava la sua condanna all'ergastolo, sposato con una strega del 
		luogo. Il campeggio era in una valle fredda e gelata nelle vicinanze 
		dell'altipiano dove erano piazzati i centri, un balzo di 500 metri, 
		giusto cosi per scaldarci.
		Il luogo è desolatamente abbandonato, silenzioso e ricco di spazio dove 
		piazzarci, preparare il materiale e lasciare l'auto, che, per 
		l'occasione doveva essere anonima e dalla grande capacità di carico: 
		l'Anello, come ormai lo chiamavamo noi, non sapevamo che dimensione e 
		peso avesse, meglio essere sicuri...
		
		
		La conoscenza degli avversari impiegati dava qualche aiuto, come tutte 
		le cose, in Italia non c'è segreto che un idiota di bambino dotato di PC 
		non sappia trovare, per cui individuare le unità, la storia e le 
		esperienze di ogni uomo impiegato dai padroni di casa - se vi erano le 
		famiglie vicine, se qualche gruppetto di ragazze del luogo serviva loro 
		come spuntino e distrazione - questo fu facile... il difficile era 
		trovare il grado reattività, il ciclo di ricambio degli uomini, i 
		turni.. insomma quanto avrebbero reagito e come, a noi ed a quanto 
		avremmo fatto
		Alcune unità mi preoccuparono immediatamente: la media era alta in 
		tutto, ben addestrati, ben pagati e un po' annoiati... ma alcune non 
		erano cosi, alcuni èx del 185° e del 9° istruttori e soldati con 
		esperienza non al primo pelo.. diciamo non del presente momento in cui 
		prendono anche i VFP4... gente che passava il tempo a mimetizzarsi nel 
		paesaggio, ergo capacissimi di beccarci come tordi nel bosco, altri 
		invece con RAI di millisecondi, questi ci sarebbero venuti dietro come 
		mastini e non avrebbero calato l'attenzione nelle ore del morto... 
		insomma erano cazzi amari... usare la notte era già un dato di fatto, ma 
		a decretarla come unica finestra era anche la probabile presenza 
		massiccia di tecnici, gente che sinceramente di mandarla al creatore, 
		non era mi intenzione... il sentiero della missione si faceva parecchio 
		stretto..
		
		Un mese prima giunsero le definitive richieste del Mandante, talmente 
		ampie che si presupponeva che vi fosse un solo centro, di qualche 
		rilevanza e che ce ne saremmo accorti di quale era.. diciamo che si 
		supponeva un po troppo.. ma questa non era missione facile, si era 
		capito subito.
		
		L'entrata e l'uscita 
		erano già stabilite.. anche se qualche dubbio sull'esfiltrazione l'avevo 
		ancora: filarsela fra i turisti che giornalmente salgano in quota, 
		scendendo in teleferica, sapeva di “Dove osano le Aquile”, ma era troppo 
		figa e sfacciata l'idea a renderla accattivante.. chi avrebbe 
		controllato quelli che andavano su, invece che scendere e filarsela???
		
		Passammo il mese a preparare Ghillie e mimetismi vari, scegliendo il DPM 
		come camo generale e materiale Bushrag co materiale Homemade per le 
		ghillie.. il resto l'avrebbe fatto la vegetazione trovata in loco. 
		Adottammo uno standard chiamato Vipera o Cobra, niente di più lungo: 
		essendo la vegetazione locale particolarmente robusta ed artigliante, 
		avremmo avuto problemi a districarci già con i pantaloni normali, 
		figuriamo con Ghillie in stile Stalker.
		A posteriori fu scelta saggia e azzeccatissima.
		
		
		Materiale speciale: selezionammo binocoli Steiner Commander II camati, 
		Scope Bushnell con ghillie dedicata e treppiede modificato per 
		l'occasione, Visore NV da osservazione a lunga distanza e microfono 
		direzionale... niente di comodo e leggero, ma che permettesse di vedere 
		alla massima distanza, senza essere scorti o dare segnali attivi di 
		sorta, 
		
		Armamento: essendo tutta gente con un pessimo status di servizio, non è 
		che avessimo un'armeria a disposizione, quindi le scelte caddero su 
		fucili della famiglia Colt, Scar e LR200 e un UMP silenziabile... armi 
		corte fui l'unico a portarla, Sig silenziata.
		
		Massimo due/tre 
		caricatori a testa: se anche fosse scoppiato un casino, non saremmo 
		durati a lungo contro questo genere di Opforce, tanto valeva risparmiare 
		peso... e contare nel non farlo scoppiare
		Per i compiti bagnati, avevamo pistole speciali narcotizzanti, a colpo 
		singolo e dalla gittata ridicola - meno di 40 metri per finire – e le 
		cesoie.. il rododendro è duro da strappare.
		
		Apparecchiature di navigazione: GPS garmin per tutti, senza alcun dato 
		impostato, mappa muta per tutti, sistemi di comunicazione ICOM criptati 
		ed usati per messaggi in codice.
		Nessuna torcia sul fucile per non avere neanche la tentazione di 
		illuminare alcunché, piccole Betalight piazzate sul grip anteriore per 
		un rapido e fugace lampo a bassa intensità, per scoprire dove si stava 
		mettendo i piedi, piccolo Led rosso IR per comunicazioni Morse a 
		distanza.
		
		Bivacco: doveva essere limitato, avremmo dormito di giorno, sotto 
		qualsiasi condimeteo - che intanto si faceva tragica, pioggia e ghiaccio 
		a alta quota - quindi due Bivibag DPM, un basha ed un Blizzard Extreme 
		cold condition. Il tarp, se volevano proprio portarsi peso inutile, era 
		opzionale: io scelsi un semplice tarp da un cm di gomma piuma, utile per 
		sedersi, avere almeno la schiena ed i reni isolata e per appoggiarsi in 
		fase di osservazione, senza ritrovarsi scomodi problemi intestinali.
		
		Una Rete elastica per 
		preparare un POA 3D, corda da arrampicata, ognuno aveva la propria 
		cinghia sospensoria, anelli e cricchetti.
		
		
		Cibo: sopratutto cibo pronto da mangiare, fornellini a meta per 
		scaldare, a giorno fatto, tè, caffè e tisane... niente zuppette o 
		minestre, il pericolo di essere individuati anche solo per l'odore, era 
		eccessivo.
		
		Acqua: la presenza di 
		fonti d'acqua è assodata, visto il periodo, il problema si suppone però 
		che sia accedervi senza tradirsi, vista la possibile mole di turisti 
		nell'area... quindi per quanto tentati, non scendiamo sotto i 4 litri a 
		testa, più eventuali Katadyne per riempire e fare rifornimento.
		
		In somma almeno 15/20kg a testa con cui spararci almeno 30km in 
		montagna: gli elementi per una missione del genere c'erano tutti... il 
		tutto era avere una squadra in grado di completare la missione..
		
		Infatti, a due 
		settimane, il team non era ancora completo e pochi giorni prima 
		peredavamo due elementi importanti: un ottimo navigatore, di quelli che 
		anche a fiuto trovano il sentiero giusto, e il medico.. beh, si inizia 
		sotto i migliori auspici....
		
		Ma ormai eravamo pronti 
		al balzo: i giorni precedenti furono febbrili e caotici, tutto sembrava 
		andar storto, armi che non ne volevano sapere di funzionare, sistemi 
		radio danneggiati e uomini non proprio in salute.. ma il momento era 
		arrivato.. si doveva partire.
		
		Giovedì pomeriggio al RVP, si presentano tutti con più materiale del 
		necessario e solo le dimensioni del mezzo impediscono di dover 
		abbandonare qualcosa. Il viaggio è silenzioso: non c'è voglia di 
		parlare, di solito lavoriamo all'estero, quindi non ci sono gran 
		problemi a “bagnarsi” ma stavolta è diverso... anche se attanagliati da 
		problemi di ogni sorta, mandare al creatore Italiani sa di tradimento... 
		Meglio toglierci ogni velleità e problema: chiarisco ai ragazzi che 
		nessuno ammazzerà nessuno: al primo che spara un colpo senza essere in 
		rischio mortale, gli farò pentire di essere nato... tenteremo di 
		arrivare cosi vicino da poterli prendere alla cintola e, in quel caso, 
		neutralizzarli sarà semplice e facile.. in tutti gli altri casi, se 
		saremo a rischio di cattura o fallimento, ripiegheremo sui RVP e lì 
		attenderemo momenti migliori.
		La cosa non cambia di molto lo stato umorale, mille domande ci sorgono 
		in mente: se non troviamo nulla di chiaramente avanzato? e in caso di 
		cattura? per la cattura gli passo gli incartamenti preparati con l'aiuto 
		di qualche amico: mi sono fatto consegnare dei mandati di cattura per 
		dei terroristi che si nasconderebbero a Madesimo, assieme a un ufficiale 
		americano corrotto, l'ordine è sorvegliarli mantenendo contatti con 
		l'alta corte di giustizia europea, dove un amico intercetterà la 
		chiamata al cellulare del Giudice che ha emanato gli ordini, cosi 
		suffragherà la nostra parte e ci eviterà, almeno per qualche ora, la 
		galera.
		
		
		L'arrivo al RV con l'amico argentino nel suo campeggio di xxxxxxx è in 
		nottata: le scilla e cariddi del traffico è Milano all'ora di punta.. un 
		inferno... Il campeggio, nascosto in una vallata lussureggiante e 
		composto da decine di roulotte e camper in attesa dei clienti, è 
		deserto.. entriamo nel locale bar accolti dall'amico e dalla sua 
		famiglia. Dopo i convenevoli, ci concede l'uso delle salette dei giochi 
		al piano inferiore interrato, con entrata indipendente... per maggiore 
		sicurezza nostra e loro.. non ne vuole sapere del perché siamo qui.. a 
		casa sua operativi.. Sua figlia, invece, è un po' troppo ficcanaso: 
		dimostra attenzioni eccessive per due dei miei e, prima che si possa 
		scatenare una rissa o un bordello, meglio mettere in chiaro che 
		eventuali distrazioni saranno ritenute dannose per la propria 
		incolumità.. non serve a molto, ma almeno diamo il buon esempio al 
		giovanotto che ci accompagna, una Burba appena uscita dal servizio, 
		troppo vogliosa di azione e carente di pazienza.. oltre di tante altre 
		cose.
		
		Una cena piuttosto sostanziosa ci manda alla fase di check finale: 
		chiusi nella camera dei giochi ci dedichiamo alla pianificazione... lì 
		purtroppo scopro di essere l'unico veramente pronto: chi non ha caricato 
		i caricatori o non ha sistemato completamente il tattico, chi gli manca 
		persino del materiale... insomma continua ad andare peggio... 
		
		
		
		In un paio di ore li sistemo e possiamo partire con le pessime notizie: 
		il percorso che ho preparato prevede per sommi capi la salita a quota 
		2000 metri sul fianco in ombra del monte da cui intendiamo infiltrarci, 
		la cresta la passeremo solo nel momento che raggiungeremo i POA 
		designati. Da una mia valutazione la Ditta dovrebbe avere non più di 5 
		OBJ disposti attorno a Madesimo: i centri ricerca, in punti ben al 
		riparo da occhi indiscreti, una qualche base logistica per la PMC ed il 
		vero e proprio centro ricerche avanzate, nostro obj. Purtroppo, come 
		scoprirò dopo, sono in errore supponendo che Base logistica e centro 
		ricerche avanzate si trovino negli impianti di risalita sciistici, 
		strutture che ora sono chiuse e che forniscono una copertura perfetta, 
		pur mantenendo attiva corrente e servizi... quindi nel area SUD dell'AO 
		designata.. mentre i centri di ricerca sparsi in piccoli impianti lungo 
		la dorsale che domina Madesimo.
		
		Una volta che avremo effettuato l'osservazione a distanza, individuati i 
		migliori candidati, effettueremo una scelta a quali dedicarci più 
		approfonditamente: non ho intenzione di rischiare di mettere in allarme 
		l'intera valle entrando e sparando, o visitando tutti i benedetti uffici 
		della Ditta... un po' di fortuna ed avremo quanto ci serve.
		
		Nella notte scenderemo a 
		valle guadando il torrente, che sicuramente avrà l'acqua a zero gradi, 
		per poi risalire sulle pendici dietro Madesimo e fermarci in vista dei 
		candidati OBJ. Useremo la quota massima disponibile per dominare 
		continuamente l'area e permetterci di avere sempre sotto sguardo i 
		sentieri piu trafficati.. di certo non mi aspetto pattuglie PMC a zonzo 
		per i boschi lontano dagli obj.. non sono un esercito presidiante, 
		oppure Carabinieri o guardie forestali a caccia di cacciatori di frodo, 
		ma preferiamo non correre rischi
		
		Il mattino inizia con i conati di vomito di uno dei nostri, ex tossico e 
		fumatore incallito, non ha retto i litri di birra ed i canederli.. 
		figuriamoci..cucinati da un argentino... anche lui bella fantasia a 
		mangiarli.
		
		Usciamo comunque in 
		orario senza che i padroni di casa ci vedano, abbandoniamo le strade 
		principali per percorrere le secondarie, scopriamo che il mezzo è un po' 
		ingombrante per queste strade, ma arriviamo alla piazza di Madesimo come 
		previsto. Scarichiamo il materiale dopo un veloce caffè e per spargere 
		un po di fole... siamo camminatori, vogliamo andare sullo Spluga e 
		prenderemo la corriera che sale in quota 1700, assieme ad altre decine 
		di turisti... Qualche chiacchierata per sapere cosa ne pensano i vecchi 
		del luogo del tempo previsto e ci dileguiamo in un alberghetto in attesa 
		dell'arrivo della corriera... Il nervoso comincia ad essere tangibile, 
		pattuglie di carabinieri ci annusano, in giro un sacco di SUV neri... 
		ormai lo stereotipo dei PMC è sbarcato anche in Italia.. un sacco di 
		Pinz di agricoltori ed abitanti del luogo ci passano davanti.. forse la 
		corriera poteva essere evitata.. ma ormai è tardi.
		
		Giunge il momento, ci mettiamo in fila con i biglietti: la corriera è 
		piena, carichi come muli ci ritroviamo in mezzo a giovani ed anziani più 
		carichi di noi... alcuni con zaini veramente enormi.. bah... speriamo di 
		non aver dimenticato o sopravalutato noi stessi... qui sembriamo dei 
		pesci fuor d'acqua, ci guardano un po storto, le facce da galera che mi 
		porto dietro starebbero meglio dietro le sbarre che su un pullman.. ma 
		ormai siamo qui... Sbarchiamo come previsto su un crocicchio che porta 
		alle pendici... pessima mossa.. praticamente tutti scendono... tutti1 La 
		nostra direttrice diviene quella che sembra una transumanza di persone: 
		attendiamo qualche minuto per vedere se migliora, ma non solo non 
		migliora, bensì peggiora con l'arrivo di un secondo pullman!!! 
		Dannazione, ok che Napoleone diceva che nessun piano sopravvive al campo 
		di battaglia, ma almeno di solito inizia, per poi fallire.... qui manco 
		siamo in area operativa... 
		
		
		Ok, bando alle cazzate, decidiamo di allungarci verso sud, verso un area 
		più densamente popolato, ma lontana dai percorsi turistici. Quasi 
		sbattiamo contro a un paio di agricoltori, ma l'area è talmente piena di 
		Bunker e rocce che ci nascondiamo facilmente. Le iniziali Recon sono 
		negative, tranne l'onni-presenza di turisti che caracollano in giro, 
		attivando di volta in volta aree che osserviamo.. Ci ritroviamo comunque 
		dopo qualche ora al POA Fosso di Helm: avendo dovuto saltare il POA 
		passo di Karadras, abbiamo camminato praticamente come lumache, di 
		valletta in valletta, per poi strisciare in un avvallamento che ci mette 
		in vista degli Obj Area Gondor: Minas Tirith, Rohan, Cirith Ungol, Brea 
		e Mordor... più o meno metà di quelli che abbiamo pre-selezionato come 
		punti interessanti.
		
		
		Ci disponiamo su due angoli cosi da poter osservare le temibili pendici 
		a 2000 metri: l'osservazione della valle verso nord, nell'Area OBJ 
		CONTEA, viene rinviata, la presenza di decine di turisti, ora che siamo 
		camo, sarebbe controproducente... becchiamo a meno di 4 ore dall'inizio 
		gente che si è rifugiata in una casetta nel Fosso di Helm, praticamente 
		50 metri da noi.. caspita, per un po' di pioggia e neve, già impauriti?
		
		
		Siamo continuamente sfiorati da turisti: per fortuna il nostro POA è 
		mimetizzato e non ci allarmano.. certo che se evitassero di camminare 
		sulla cresta.. le condimeteo intanto peggiorano: vento forte spruzzi di 
		ghiaccio e neve, freddo intenso.. se ti metti nel posto sbagliato ti 
		troveranno a primavera.
		
		
		Ci permettiamo comunque un veloce riposino: gli anni passati in 
		operazioni invernali ci proteggono... Due riposano, intanto che gli 
		altri annotano la dislocazione ed i movimenti delle PMC che 
		individuiamo.. Abbiamo già due ottimi candidati OBJ con un vistoso 
		cannone e ruspa da demolizione davanti a noi, un sospetto andirivieni di 
		Tecnici in una cava di fronte e qualche movimento sospetto su Cirith 
		Ungol... sostanzialmente i centri di risalita sono tranquilli.. 
		dannazione... errata supposizione???? Si confermerà più avanti....
		
		
		Spostandoci all'imbrunire sulle pendici più esposte, scopriamo dei 
		tendoni a ridosso di Madesimo stesso... l'idea di infilarci in città non 
		mi piace: li sorveglieremo, ma li eviteremo se possiamo.
		Individuiamo anche il campo logistico de il parcheggio della PMC: lì ci 
		colpisce la cadenza con cui viene dato il cambio e, seguendo i veicolo 
		usati, discreti SUV metallizzati, pick-up e qualche Defender, 
		determiniamo che al nord ci devono essere almeno 3 OBJ.. Evidentemente 
		ne abbiamo saltato uno: Cannone e Pista di decollo (che potrebbe 
		comprendere un prototipo di Drone come si nota nel filmato inviatoci dal 
		contraente), ma il terzo potrebbe essere nascosto o mimetizzato.. è 
		comunque in area 2000 metri, troppo spoglia per portarsi in occultamento 
		ad osservarli ed ancora più pericolosa in in una intrusione.
		
		
		Cominciamo la discesa sul torrente, essendo notte fonda e con la luna 
		ancora coperta, ci fermiamo un'oretta per riposare.. la discesa su 
		rampicanti e erba alta è costata caro prezzo in forza ed il nostro 
		pessimo elemento continua ad avere nausee e conati.. Ci stendiamo nel 
		fitto e lì attendiamo le ore del morto. Il freddo sveglia i dormienti 
		un'ora più tardi: siamo a quota 100 metri sopra il torrente, siamo a 
		metà strada fra il ponte di roccia ed il bivacco della PMC, sul 
		parcheggio vediamo un continuo andirivieni di pattuglie ed auto.. 
		animata Madesimo di notte...
		
		Riprendiamo a scendere per scoprire al di là degli alberi che il ponte è 
		illuminato da luci ambientali.. o le spacchiamo o ci vedranno... 
		decidiamo di guadare nell'acqua di profondità sconosciuta e dalla sicura 
		temperatura glaciale... Una botta di conti ci rassicura sulla 
		profondità: il canale con alte mura è molto più a valle, qui il suono 
		rivela sassi e rapide... stando attenti, dovrebbe essere largo e poco 
		profondo.. Giunti in prossimità, levati anfibi e calzini, ci buttiamo a 
		turno sul guado... gli accidenti ed i singulti sono coperti dal rombo 
		del torrente... Siamo dal altra parte: due minuti per riprendersi dallo 
		shock e via su per i pendii, verso gli OBJ individuati.
		
		
		Obj Cannone, che nominiamo Legolas, è dannatamente difficile: posto su 
		un terrazzamento spoglio e particolarmente inclinato nell'approccio.. la 
		discesa con uso di corda è proibitiva.. oltre che per il fatto che due o 
		tre PMC stazionano sull'edificio... considerando la pericolosità delle 
		attuali artiglierie, ritengo che non valga la candela.
		
		L'OBJ cava, che 
		chiameremo Aragorn, è uno spoglio e roccioso anfiteatro dalla profondità 
		di 20/30metri, largo un centinaio di metri, con qualche sparuto 
		cespuglio e alberello, ed un particolare interessante ci colpisce: c'è 
		una tubazione larga un paio di metri che lo trapassa, rivolta verso 
		Madesimo e quindi senza controllo.. ma chissà perché puzza di trappola.. 
		non escludo di usarla.. ma vediamo di seguire un piano più sicuro.
		
		
		Essendo tarda notte, abbiamo un paio di tentativi per entrare.. 
		prendiamo con calma rotte differenti: coppia uno si sposta su area Est 
		dell'anfiteatro e tenta di raggiungere i due o tre alberi sul fianco 
		della Tenda rossa che intanto abbiamo individuato, mentre noi, dal lato 
		Sud, proviamo ad infiltrarci per un tratto di 100 metri di boscaglia e 
		poi 50 metri di ghiaia in discesa, usando le ombre come riparo... sarà 
		durissima, ma se entrassimo sparando faremmo vittime, e tante, se ci 
		sono i tecnici nella tenda.. troppi civili.
		
		L'apparato ha un che di 
		già visto: sembrano tante antenne poste in sequenza... in stile HarrP.. 
		cosa di per se, se realmente esistente, la porrebbe al l'pice della 
		categoria “Armi di distruzione di massa”.. Sperando di non aver beccato 
		una sonora bufala: forse abbiamo il Bigprize della missione...
		L'attraversata è meticolosa: pancia a terra, ghillie su testa e corpo, 
		elastici con ulteriore mimetizzazione.. stiamo strisciando da 30 minuti, 
		e cosi anche l'altra coppia, siamo ormai sulla ghiaia, gli zaini sono al 
		sicuro: se va storta sono cazzi.. Ormai siamo a metà discesa, quando, 
		improvvisamente, si accende un faro sulla sommità del perimetro, 
		illumina il campo, ma soprattutto parte del perimetro.. Per radio sento 
		gli accidenti dell'altra unità in bilico sullo strapiombo, dietro di me 
		scorgo due ombre scure che ci seguono... ma chi cazzo sono questi??? Non 
		posso mica saltar fuori per mandarli via... marciano come se non 
		sapessero dove si trovano ed irrompono nel perimetro: devono essere 
		turisti che si sono persi.. Si accorgono dei cartelli di divieto di 
		entrata e rimangono congelati: la pattuglia di sicurezza esce dalla 
		tenda ed i turisti si dileguano nel nulla.. lasciandoci con la pattuglia 
		che spara con le strobo in lungo e in largo.. Ripieghiamo il più 
		lentamente possibile, ma, per quanto possibile, ci portiamo fuori dal 
		loro percorso. Facciamo a tempo a riunirci, quando ci sono sopra 
		potremmo fargli lo sgambetto e non vedrebbero nulla, la luna è assente, 
		con i Lumens che sparano si stanno accecando da soli.. ma eliminarli a 
		tale distanza dalla tenda ci esporrebbe ad un disastro se venisse giù un 
		ulteriore pattuglia.. Merda, ripieghiamo... Non possiamo ritentare: 
		troppo tardi e la luna comincia a filtrare creando ombre, ma, dato 
		l'orario è a picco sull'arena.
		
		Ripieghiamo per direttrici diverse sul Rvp stabilito, ci nascondiamo 
		dietro ad un muro di sostegno in alta quota e, usando un canale d'acqua, 
		raggiungiamo un terrazzamento comodo comodo sotto i pini.
		
		
		Ormai è l'alba quando strisciando siamo al riparo: dal punto continuiamo 
		l'osservazione, l'attenzione la poniamo ai tendoni sotto Madesimo, Call 
		sign Gandalf, ed a Aragorn. Dopo un po' di riposo, veniamo coinvolti in 
		un pasticcio: ancora una volta turisti marciano di giorno a mezzacosta 
		fra noi e Aragorn, attivando tutte le pattuglie possibili di PMC 
		presenti. Contiamo almeno 9/10 operatori, più quelli di stanza ad 
		Aragorn, che si alternano a scacciare comitive di turisti, bloccandoci 
		di fatto sul posto: se proviamo ad uscire rischiamo la cattura.. La cosa 
		va avanti per ore: a parte siparietti simpatici, la cosa ci costa 
		parecchio tempo, oltre a cambiare la normale routine della guardie del 
		Obj.. Infine le acque si calmano un po'.. lasciamo coppia due a 
		controllare l'obj e mantenere un'osservazione attiva, io ed il novellino 
		proviamo ad allungarci verso gli impianti di risalita.. sono ancora 
		convinto che vi siano OBJ da quelle parti.. 
		
		Ci spostiamo lentamente e di cespuglio in cespuglio e raggiungiamo prima 
		una macchia di rododendro dove, infilandoci sotto, osserviamo la 
		presenza di un paio di edifici interessanti: un capannone sotto ad un 
		impianto di risalita, con un paio di uomini che ne girano il 
		perimetro... risultano però disarmati.. strano... Ci spostiamo 
		ulteriormente dopo aver “ascoltato” i rumori del comando PMC per venire 
		disturbati dalla banda cittadina che in piazza ha deciso di suonare 
		qualche pezzo in onore a non si sa chi.. annullando il nostro 
		vantaggio... 
		
		
		Ci spostiamo verso Nord oltrepassando gli impianti e ci fermiamo appena 
		in tempo per vedere due Nativi, con due grossi Pastori Maremmani, che 
		vengono verso di noi. Proviamo a nasconderci, abbiamo preparato le 
		ghillie perché non generino odori forti ed umani... ma ormai abbiamo 
		preso acqua e sudore... infatti i cani vengono dritto su di noi... 
		dannazione! Pistola o Pepe.. per fortuna i padroni li richiamano prima 
		di beccarsi una delle due soluzioni.
		
		Niente, muoversi di giorno con il bel tempo è peggio che andare in 
		autostrada verso il mare ad agosto, pretendendo di non incontrare 
		nessuno... abbiamo comunque la posizione di un quarto OBJ, Call sign 
		Saruman, e di due altri edifici sospetti: pattuglie PMC dal campo 
		logistico salgono lungo il sentiero oltre il torrente... vedremo se 
		avremo tempo di tornare indietro.
		
		Stiamo rientrando sul nostro RVP quando noto due turisti che salgono 
		sulle pendici e meno di 5 minuti dopo l'altra coppia: mi informa che il 
		RVP è caldo, sono a rischio di cattura... pattuglie PMC sono sulle 
		tracce di quei due, e casualmente sono finite sul nostro POA, dannazione 
		proprio ora, dopo pochi istanti un tono sub-audio lungo e fisso per 
		qualche secondo mi conferma la cattura dei nostri compagni... Ci 
		spostiamo sul punto di osservazione sul comando PMC, sperando di vederli 
		arrivare: passano ore quando mi chiama sul satellitare il mio contatto 
		dal Giudice e mi informa che hanno effettivamente controllato le 
		credenziali, ma che pare non siano convinti e che giustizieranno i 
		nostri uomini.. che stronzata, siamo in Italia e non si giustizia 
		nessuno dal periodo fascista... le sparano grosse i PMC.. Sicuramente 
		sono incazzati per la copertura abbastanza buona da metterli a disagio: 
		se fosse vera, mettere i bastoni fra le ruote alla cattura di terroristi 
		porta ad accuse e denunce a frotte... se non è vera, chiamare i CC 
		quando i dati di cui sono in possesso non c'entrano nulla con il lavoro 
		che stanno proteggendo da queste parti... che fare... già me lo vedo il 
		comandante decidere che non è pagato a sufficienza per rischiare la 
		galera..
		
		Infatti, 30 minuti più 
		tardi, gli uomini sono liberi e ci riuniamo in pochi minuti. Dato il 
		disastro sul RVP, decidiamo di non rientrare: magari hanno lasciato un 
		presidio o ci attendono.. Rimarremo in quota fino all'imbrunire... di 
		abbandonare l'equipaggiamento non ne abbiamo alcuna intenzione, non 
		abbiamo sufficiente materiale per portare a termine l'operazione.
		
		Prima di notte decidiamo il da farsi: tenteremo ancora una volta di 
		entrare su Aragorn, ma appena farà buio, senza attendere la piena 
		notte.. Ci muoveremo in coppie, una da Est, come al primo tentativo, ed 
		una coppia da Ovest, strisceremo con calma e pazienza.. e se qualcosa va 
		storto, proseguiremo la missione eliminando tutti quelli presenti.
		
		
		L'imbrunire giunge lentamente, il tempo si è calmato: cielo azzurro ed 
		aria fresca... perfetto sarà una notte limpida.. che culo...
		
		
		Scendiamo attraverso il canale per evitare di farci sentire: il 
		torrentello che scende dai monti è rumoroso e coprirà i nostri passi 
		falsi.. in più ci dà sicuri appigli, in un momento in cui la stanchezza 
		comincia a farsi sentire... Arriviamo con le dovute cautele sul RVP, i 
		nostri zaini sono al coperto.. al sicuro...
		
		
		Ok, comincia la Nostra Musica, fatta di silenzio, di passi nel buio... 
		strisciare sui verdi prati che lo circondano è facile... via radio sento 
		che i miei sono pronti a “prendere il caffè”, noi siamo in posizione 
		quando vediamo un'altra pattuglia entrare: dannazione 8 PMC ci 
		aspettano.. Informo via radio che entro anche io “a prendere il caffè”.. 
		Il novellino mi segue troppo d'appresso, lo respingo più volte ma la 
		tensione gli sta facendo commettere errori.. in due facciamo doppio 
		rumore.. in più i suoi errori mi tradirebbero... gli intimo di rimanere 
		a venti metri da me o lo secco li sul posto.. la cosa lo riporta alla 
		calma e riprendo a strisciare. Informo i miei che entro anche io nel 
		fondo dell'arena (scoprirò piu tardi che la radio si era scaricata), mi 
		passano a meno di 5 metri quattro PMC che se ne vanno borbottando.. 
		Striscio sul campo fra le antenne, passo il canale, infangandomi e 
		bagnando la ghillie, scivolo di ombra in ombra... I quattro rimasti si 
		muovono per alcuni minuti attorno alla tenda: c'è un po' di 
		concitazione... mi dileguo a 20 metri sul fianco sud della tenda, sono 
		immerso nelle ombre, non possono vedermi... Quando tutto finisce, i 
		quattro prima entrano in tenda poi, qualche minuto dopo, escono prima 
		due e poi altri quattro.. dannazione non ci capisco più un cavolo... I 
		quattro raccolgono ed impugnano le armi: via... deve essere andata 
		storta... esco dalle ombre a meno di 4 metri dal primo, che non fa a 
		tempo ad alzare lo sguardo e lo neutralizzo e così gli altri due.. il 
		quarto lo becco dal basso verso l'alto infilandomi nella tenda, troppo 
		piccola per me, e trovo apparecchiature, mappe della zona su cui vedo 
		piazzati degli OBJ, mi giro e rigiro ma non trovo l'hard disk del PC, il 
		case è già aperto... Dannazione, provo a comunicare con i miei, ma non 
		ottengo la portante... desisto, sento rumori all'esterno.. schizzo via 
		prima fra le ombre verso sud, poi taglio sul torrentello e sbatto contro 
		il mio coppio che mi dice che i ragazzi 5 minuti fa hanno recuperato l'harddisk 
		e che tenevano sotto mira gli uomini della security.. dannazione siamo 
		entrati in due gruppi sull'obj e li abbiamo stesi due volte! Via... ci 
		penseremo dopo... arrivano altre Guardie.
		
		
		Dopo circa un'ora di direzioni fasulle per fregare eventuali 
		inseguitori, ci riuniamo al RVP, ancora sicuro. Stavolta il nostro 
		Pessimo elemento ha tirato quasi le cuoia, vomita ancora e si è slogato 
		una caviglia: sarà da trasportare, l'idea di abbandonarlo è 
		inaffrontabile per cui proveremo a raggiungere l'obj sotto gli impianti 
		di risalita, prima attraverso la boscaglia che li circonda lungo i bordi 
		delle piste da sci.
		
		
		La notte è tranquilla, le guardie non sono state ancora scoperte, niente 
		pattuglie su strada o sirene.. forse abbiamo fatto bene il nostro 
		lavoro... In pochi attimi, controllo il contenuto del HD e scopro 
		effettivamente le ricerche sul HARRP.. interessante, una bufala da 
		apocalittici complottisti, divenuta realtà in Italia..
		
		
		La fuga avviene lungo i pendii, cerchiamo di muoverci rapidamente, 
		quanto ci possa permettere il nostro infortunato... brevi soste ogni 
		50/100 metri e passo lento e misurato..purtroppo capita un secondo 
		incidente: per evitare una mandria di vacche ed il reticolato che le 
		circonda, calcolo male l'altezza di un muretto, che si rivela ben più 
		alto del metro che ritengo, e cado rumorosamente per almeno due metri e 
		mezzo, arrivando su ginocchia e spalla destra... se le guardie non si 
		sono svegliate in quel momento... Rimango steso per un buon minuto.. 
		ogni osso è ancora lì che duole.. e ovviamente le domande di rito “stai 
		bene? Sei vivo” non fanno altro che irritarmi più del male.. mi tiro su, 
		il ginocchio sinistro pare non reggermi e la spalla destra deve avere un 
		bel livido.. bene altre 8 ore con zaino pieno su quella spalla si 
		faranno sentire... 
		
		
		Ci rimettiamo in marcia dopo aver recuperato un buon bastone, mi metto 
		in testa, nervoso e adrenalina fanno il resto... comincio a distaccare 
		gli altri, che non stanno certo meglio e mi accompagnano un altro paio 
		di conati del collega. Sostiamo più volte, prima di svanire nella fitta 
		foresta che circonda le piste da sci.. Do un'altra possibilità al 
		Novellino, che vada in avanscoperta a cercare una fossa dove creare un 
		bivacco occultato per rappezzarci e rimetterci.. ci mette più del dovuto 
		e quasi ci ruzzola dentro, ma la troviamo. 
		
		
		Stendiamo la metallina: la rete e le ghillie copriranno l'accesso. 
		Infiliamo i bivi e siamo al sicuro: sosteremo altre due ore. Il riposino 
		non è dei migliori.. il nostro Parà si sveglia di soprassalto quando un 
		animale scappa da una tana su cui ci siamo alloggiati e gli cammina 
		sulla faccia.. io, non riuscendo a dormire per il male, faccio ambedue i 
		turni di guardia. La notte è splendida, gli alberi agitati dal vento, 
		sono spettacolari... ormai le prime luci si accendono, abbiamo due 
		scelte: scendere sui due OBJ a sud o tentare quello più vicino ma allo 
		scoperto, sopra di noi a 500 metri.
		
		
		Siamo in piedi in 20 minuti, ripieghiamo il tutto e siamo pronti a 
		muovere quando il Suv grigio scende lungo la strada: potrebbe vederci! 
		Via, scattiamo e ci spostiamo dalla strada, finiamo a ridosso di un 
		gruppo di turisti che sta salendo agli impianti, ci fermiamo e li 
		lasciamo salire, siamo esattamente sulla pista da Mbike... Ci spostiamo, 
		vediamo l'OBJ ed i turisti ci stanno per entrare... dannazione altro 
		caos sui centri di ricerca! Basta, l HD l'abbiamo, ripieghiamo sulla 
		funicolare per esfiltrare con i Primi. Dopo esserci nascosti dietro a 
		cespugli, controlliamo che non vi siano altri Obj, ma, tranne un 
		improvvisato alloggio creato nel patio di un bar di montagna da parte di 
		turisti, pare chiaro che le cime della valle sono libere da obiettivi 
		interessanti.
		
		I primi borghesi cominciano ad arrivare, i bar aprono, il traffico 
		comincia ad assumere il tipico via vai montano. Il mio ginocchio 
		comincia a subire gli effetti degli antidolorifici, ci cambiamo, 
		mettiamo le cover sgargianti agli zaini e ci immettiamo anche noi 
		nell'allegra brigata... in pochi minuti siamo sulla funicolare che ci 
		riporta giù a Madesimo ed alla salvezza.
		
		Si Ringrazia:
		
		Luca “Bosco”
		
		Leonardo “LelloPitta”
		
		Emanuele “Lumega”
		
		Per aver sopportato 
		tutto questo..
		
		I Grandi organizzatori 
		dello Zarruele e della 17a, nonché tutte le ASD che li hanno supportati 
		in questo evento: stare su obj fissi a pigliare freddo, acqua e 
		ghiaccio.. avete tutto il mio rispetto e stima.
		
		La comunità di Madesimo, 
		che conto di tornare a visitare, sia in estate che in inverno: il 
		comprensorio è meraviglioso, ideale per le mie scampagnate.
		
		L’Associazione 
		Lagunari ed i suoi Rappresentanti in loco, che, con il loro apporto, 
		hanno dato un'aria di realtà pazzesca all'evento.
		
		Grazie per questa 
		meravigliosa opportunità.
		
		
		Note positive: 
		
		l'Incipit dell'evento, 
		con filmato e Opord, ci ha lasciato piacevolmente soddisfatti, la 
		fiducia in Rozz e Ansia, in anni di chiacchiera sul web, ci aveva già 
		fatto capire che la missione non sarebbe stata né facile né noiosa.. ma 
		anzi....
		
		La partenza in piazza 
		davanti alla basita popolazione ed alle autorità ci ha dato peso.. 
		sembrava di essere alle Gare UNUCI.. un divertente siparietto, per 
		fortuna eravamo già camati e mascherati.
		
		Onestà e lealtà delle 
		Opfor: è qualcosa che già sapevo essere presente, avendo visto la lista 
		di ASD che davano una mano, ed averne eliminate 8 senza sparare un 
		pallino, per pura minaccia, ha di fatto confermato l'impressione.
		
		Gli Obj che abbiamo 
		avuto occasione di spiare erano spettacolari e molto scenografici, 
		peccato essere mancata la possibilità di entrate in stealth direttamente 
		su di essi: avrebbe dato quel plus da sballo che ci mancava... ma che 
		non ha rovinato in alcun modo il gioco.
		Il resto, l'ambiente a noi del tutto alieno per quanto riguarda il 
		Softair, era superlativo, magnifico e sublime come ci si aspetta dalla 
		Alpi.
		
		
		Note Negative,
		
		Il punto di 
		infiltrazione in comune: so già essere stato un problema non 
		eliminabile, per cui siamo a posto. 
		
		Riguardo al 
		comportamento di molte pattuglie, Roz già sah.
		
		L'intervista sul 
		podio...odio puro per Roz, odio essere esposto come un esemplare
		Il fatto che gli impianti a quota 2155m non fossero un obj..ci siamo 
		allenati su strutture simili per prenderle senza sparare...per 
		settimane..
		
		Errore nostro di 
		interpretazione degli opord e del video: eravamo venuti con un piano e 
		lo avremmo seguito a qualsiasi costo, anche di perdere tempo o perdere 
		OBJ, ne andava del nostro nome, il piano era: non sparare alcun pallino 
		ed entrare sui due o tre OBJ previsti, erroneamente, usare tutte le 
		tecniche di mimetismo e di movimento possibili per arrivare cosi vicino 
		agli obj da prendere con mano, ciò che serviva a completare la missione, 
		avendo recuperato almeno un OBJ senza farsi beccare, per noi è Missione 
		completata. Ciò non significa missione chiusa positivamente: oltre alle 
		difficoltà date dall'evento, ci siamo creati ulteriori difficoltà, che, 
		alla vista delle azioni di altre pattuglie, sembravano idiozie, ma mi 
		ritengo soddisfatto. Noi Giochiamo cosi! 
		
		Credo e ritengo che i 
		miei abbiano compreso cosa intendevo che da questa saremmo usciti o con 
		le ossa rotte o senza un graffio: mi fa piacere che abbiano eseguito 
		quanto richiesto, comunque anche non condividendo... La pazienza non gli 
		appartiene e muoversi per ore pancia a terra, nascondersi dietro a 
		cespugli, diventare strabici a forza di usare le ottiche.. insomma nuova 
		esperienza sia per i novellini, a cui va tutta la mia invidia (durante 
		la mia prima HSA 48h, Silent Option ero talmente schizzato che ricordo 
		ogni cazzata e ogni kill fatto), sia per i veterani di anni di softair, 
		ma che nulla di questo avevano mai intrapreso precedentemente... insomma 
		una bella esperienza.
		
		
		Ringrazio ancora tutti i partecipanti, dal primo all'ultimo, per averci 
		comunque insegnato qualcosa, gli Organizzatori, Roz e Ansia e tutti i 
		loro uomini, che hanno fatto in modo di concretizzare un Evento ricco, 
		divertente ed emozionante.
		
		Roberto " Kam " 
		ROSSO 1
		 
		
		
		Vista dell'area operativa
		 
		
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		Il campo base con i pattugliatori
		
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		Carta AO
		 
		
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		Un momento della premiazione
		 
		
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		Il Gruppo di Lavoro
		 
		
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		HAARP
		 
		
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		Punto 0
		 
		
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		Incontro con la fauna locale
		 
		
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		Movimento
		 
		
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		Team in movimento
		 
		
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		Osservazione obiettivo
		 
		
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		Osservazione
		 
		
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		Osservazione
		 
		
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		Osservazione con scope
		 
		
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		Il percorso registrato dal GPS
		 
		
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		Posto comando
		 
		
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		Predatori Modena Team
		 
		
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		La presentazione dei teams
		 
		
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		Sardinia Island Team
		 
		
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		Satellite
		 
		
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		Modalità stealth
		 
		
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		Stealth Team
		 
		
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		Tenda Cucina
		 
		
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		TNT Team
		 
		
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		TNT Team 1
		 
		
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		Tunnel Rats
		
		
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		Verifica punto
		 
		
		Le locandine e gli inviti alla gara
		
		
		
		
		Abbiamo il piacere di informarvi che anche quest'anno si svolgerà 
		l'evento su invito 
		
		"Punto Zero: 
		Operazione Spectrum". Evento 
		realizzato in collaborazione fra i gruppi 17^ Rangers SAT di Badalucco e 
		Zarruele SAT di Saronno e con una partecipazione della Sezione di 
		Bergamo dell'ALTA.
		
		
		 
		
		
		
		 
		
		 
		
		
		Sito degli organizzatori:
		
		
		http://www.17rangers.it/Rangers/
		
		
		http://www.zarruele.com/
		
		
		Sito Evento: 
		
		
		http://www.punto0.net/
		
		
		Data 
		evento: 28 / 29 / 30 Giugno 2013
		
		
		
		Durata evento: 48h effettive
		
		
		
		Numero partecipanti per team: 6
		
		
		
		Tipologia evento:
		Recon / Deep Recon / Sabotaggio
		
		
		
		Impegno Tecnico / Fisico: Elevato
		
		
		
		Luogo: Lombardia
		
		
		
		Ulteriori informazioni: Evento non 
		competitivo , Manifestazione ad  inviti.
		
		 
		
		
		Ecco la lista 
		ufficiale dei Team che parteciperanno in Interdizione all'edizione 2013 
		di "Punto Zero: Operazione Spectrum".
		
		
		
		- Wildbirds Bologna - Emilia Romagna
		
		
		- Sardinia Island - Sardegna
		
		
		- ASCU - Umbria
		
		
		- Indians di Ascoli - Marche
		
		
		- SAT Tergeste - Friuli Venezia Giulia
		
		
		- Stealth Team - Piemonte
		
		
		- Predatori di Modena - Emilia Romagna
		
		
		- Compagnia Easy - Lazio
		
		
		- Tunnel Rats - Piemonte
		
		
		- Armagheddon - Liguria
		
		
		- Wolflings - Lombardia
		
		
		- Mercenari di Lecco - Lombardia
		
		
		- TNT Torino - Piemonte
		
		
		- Tactical Team - Lombardia