Tre giorni all'insegna della festa dei Lagunari. Il reparto di stanza a Venezia e 
              chi vi ha prestato servizio, si è trovato In Polesine per onorare quella divisa di 
              Truppe Anfibie con parate, mentre la dimostrazione è saltata dal programma.
 
              Sabato, mentre le note dell'inno di Mameli uscivano dagli altoparlanti di una 
              Mercedes posteggiata all'ingresso dello stabilimento balneare Dal Moro e un militare innalzava il tricolore 
              sullo stendardo, tutti i lagunari e i carabinieri presenti stavano ritti sull'attenti. 
              Il tricolore sventolava scosso dal forte vento che per tutta la mattinata ha 
              smosso pure il mare. Un po' troppo, tanto che quell'increspatura spumosa ha provocato un cambio 
              di programma, evitando ai mezzi delle Truppe Anfibie di spiaggiare per un simulazione.
 
              Così, mentre i lagunari sono risaliti sui camion, agli spettatori non è rimasto che assistere alla seconda parte del  
              programma della giornata: le simulazioni della protezione Civile con gli uomini coordinati dal generale Antonio 
              Assenza, Presidente Nazionale dell'A.L.T.A.
 
              Casacca gialla, cappellino blu e badile in mano, la Protezione Civile ha dimostrato 
              come si costruisce un terrapieno per arginare un'eventuale mareggiata o come si riempiono e si posizionano a terra i sacchetti di sabbia 
              per bloccare improvvisi fontanazzi d'acqua, anche con l'ausilio dell'elicottero per il trasporto della sabbia. 
              Uomini col badile e i sacchetti di sabbia, poi, a tanti presenti hanno fatto tornare 
              alla mente l'alluvione del 1966, quando per arginare l'alluvione ogni minuto era prezioso. 
              La mattinata e finita con la simulazione di un intervento in mare: 
              i sommozzatori della Protezione Civile si sono tuffati tra le onde dall'elicottero, mentre il gommone della Guardia 
              Costiera ha provveduto poi al loro recupero. Se Rosolina è stata teatro del cimento e delle grandi capacità 
              militari, marittime e di pronto intervento in caso di calamità del corpo dei lagunari, Rovigo da piazza XX 
              Settembre a Vittorio Emanuele, si è invece aperta ieri al festeggiamenti e alle parate. L'adunata e 
              l'incolonnamento è partito dal piazzale della Rotonda. Già intorno alle 9.30 la piazza principale è andata 
              riempiendosi con i reparti, le Sezioni dell'Alta,con i loro labari 
              e le rappresentative della protezione civile di più regioni con i loro mezzi provenienti da via Angeli. 
              Dopo gli onori alla bandiera di combattimento del Reggimento Serenissima, Sindaco e autorità hanno salutato lo schieramento. 
              Il Generale Antonio Assenza ha ricordato l'importanza della leva militare e i problemi logistici e 
              d'immagine che la sua cancellazione potrebbero creare nelle Forze Armate. Il valore di un corpo con forti radici tra le polazioni litoranee è stato 
              sottolineato dal Comandante dei lagunari e anche dal Sottosegretario alla Difesa Massimo 
              Ostillio.
              La consegna della bandiera alla Sezione di Rovigo, delle medaglie e delle borse di studio ai 
              figli dei soci hanno concluso la cerimonia. Significativa la sfilata davanti al palco 
              al suono della banda dell'artiglieria contraerei di Padova e di due bande comunali.
   
              F. Pav. - Il Gazzettino