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rassegna stampa  
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Una fortunata occasione mi ha consentito di rinvenire nella mia continua ricerca di notizie “storiche” riguardanti le attività militari anfibie, questa trattazione a firma del Cap. f. Cesare Passeri pubblicata nella “Rivista Militare – Gennaio 1958”.

Fanno meraviglia le indicazioni che l’illustre autore allora proponeva in relazione all’attività anfibia.

Già da più di qualche annetto le operazione anfibie vengono articolate in maniera quasi completamente rivoluzionata ed in effetti anche ad un parziale esame se si va a confrontare la vecchia metodica dell’attuale concetto di sbarco anfibio (di cui un chiaro esempio schematico è riportato tra le pagine del presente Sito), si può subito notare come con la nuova visione tattica dello “sbarco”, vengano presa in considerazione con molta più consapevolezza, la minimizzazione delle eventuali perdite di vite umane del personale impiegato.

Ma ancora di più ed invece in maniera completamente opposta, guardando bene le foto della pubblicazione, sconvolge l’insistente e sistematica obsolescenza e carenza di mezzi ed attrezzature che anche in quegli anni in cui i finanziamenti alle Forze Armate erano sicuramente più congrui di adesso, facevano denotare la scarsa propensione alla spesa militare.

Il famoso LVT Mk 4 fotografato nella pubblicazione, faceva già la sua opera durante lo Sbarco ad Iwo Jima nel 1945; venti/trenta anni dopo, ce li siamo ritrovati sul groppone noi e ahimè super scassati ed anche nella configurazione più scarna e “leggera”.

Infatti richiamandoci alla foto di pag. 56, si nota subito che gli esemplari americani ritratti, montano una belle torretta con tanto di “cannone”; cose che noi non abbiamo non dico visto, ma neanche immaginato.

Andando poi alle foto dei “nuovi mezzi anfibi”, parliamo del 1958, vediamo un mezzo denominato LVTH6  del quale forse in Italia sono arrivate si e no le foto. Io invece ne ho ricordo nel film “Apocalypse Now” dove se ne intravedono alcuni esemplari nelle famose scene della spiaggia. Anche questo con la sua bella “torrettona” corredata da una bocca da fuoco di tutto rispetto.

Se noi avevamo l’ LVT Mk 4 va da se che per arrivare all’LVTH6, in mezzo c’è stata pure la produzione dell’ LVT Mk 5. Invece noi siamo stati dotati dell’Mk4 nella sua versione “povera” e poi più nulla per molti anni con il “ferrovecchio” dello Sbarco in Normandia, sino a molti anni fa dove ci hanno, bontà loro, dato in dotazione l’LVT-P7.

Solo nel 2006 finalmente il P7 è addivenuto al rango di AAV7-A1 con la revisione dei sistemi e l’aggiunta delle corazzature aggiuntive; e notare che gli americani già debbono sostituirlo…

Meditare gente, meditare.

Lag. Dino Doveri

 

  
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Estratto da Rivista Militare, gennaio 1958.

  
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