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12 giugno 2006

  
      
  

 

Onorificenza per il 1° C.M. Lagunare Matteo Vanzan

 

Sarà il caporalmaggiore dei Lagunari Matteo Vanzan, 23 anni, di Camponogara (Venezia), il primo soldato morto in Iraq che verrà insignito di una croce d'onore alla memoria concessa dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Nel corso di una cerimonia ufficiale, che si svolgerà a Venezia il 21 giugno prossimo, in occasione della ricorrenza del 22/o anniversario del riconoscimento ufficiale della specialità lagunari, ai genitori del caporalmaggiore, Enzo e Lucia Vanzan, sarà consegnata una croce "alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all'estero", per quanto fatto dal figlio in Iraq.
COME E' CADUTO
Matteo Vanzan, che nel Reggimento aveva l'incarico di fuciliere assaltatore, morì nella notte tra il 16 e il 17 maggio 2004 per una scheggia di mortaio che gli recise l'arteria femorale durante gli attacchi dei miliziani a Base Libeccio, a Nassiriya. La famiglia Vanzan, che solo un mese fa aveva partecipato al cimitero di Mestre alla messa in ricordo di Matteo, non nasconde l'emozione per questo riconoscimento.
"Lo speravo - dice il padre Enzo - sapevo che prima o poi si sarebbero ricordati del sacrificio di mio figlio". La morte di Matteo colpì profondamente l'opinione pubblica sia per la sua giovane età sia per la compostezza e il coraggio dimostrato sin dal primo momento dai suoi genitori - che hanno un secondo figlio, Marco, costretto in sedia a rotelle per le conseguenze di un incidente stradale - nel testimoniare in ogni circostanza la memoria del giovane lagunare.
"Molto probabilmente il suo sacrificio ha così toccato il cuore degli italiani - sottolinea il Col. Emilio Motolese, comandante dei Lagunari all'epoca dei fatti - perché Matteo è diventato in qualche modo il simbolo dei profondi valori etici con i quali aveva affrontato l'impegno in Iraq, e cioè l'altruismo, la generosità, il sacrificio della propria vita per gli altri".
Matteo, ricorda ancora il Col. Motolese - che oggi è vicecomandante di Comforsbarc, la nuova forza anfibia destinata a costituirsi affiancando al Reggimento Serenissima i marò del San Marco e attualmente impegnata nell'esercitazione militare "Mare aperto" - era "giovane di età ma un soldato molto maturo per le scelte fatte: era la seconda volta che andava in Iraq, consapevole dei rischi a cui andava incontro, ma anche dell'aiuto, del supporto che avrebbe potuto dare anche come semplice soldato a questa popolazione che usciva distrutta dal regime di Saddam Hussein".
Nel corso della cerimonia del 21 sarà anche conferita la medaglia d'argento al valore dell'Esercito alla bandiera di guerra del Reggimento Lagunari.

 

  
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